Apprendono online la possibilità di accedere al bonus, scoprono però che è un inganno: i “beneficiari” rimangono delusi.
Un triste “gioco” che ha coinvolto cittadini e famiglie in difficoltà. Considerando le frequenti iniziative, volte a sostenere la popolazione povera, capita spesso che i presunti “beneficiari” di bonus ed agevolazioni cadano in errore e, alla fine, non vedano un centesimo.

È accaduto pochi giorni fa, quando qualcuno ha letto la notizia online ed è quindi divenuta istantaneamente virale. La notizia annunciava l’approvazione di un bonus, che di fatto non è mai esistito.
Il bonus non esiste: l’indignazione dei “beneficiari”
Tra le pagine del documento della Legge di Bilancio figurano, come è consuetudine, i bonus destinati ai cittadini e alle famiglie in difficoltà economica. Laddove questi presentino determinati e specifici requisiti, possono procedere con la richiesta per ottenere l’agevolazione dall’Inps. È stato confermato in tal senso il bonus elettrodomestici, il quale prevede uno sconto che oscilla tra i 100 e i 200 euro in base alla soglia ISEE ed un presunto bonus auto che contempla uno sconto fino a 200 euro sull’acquisto degli pneumatici.

Notizia, questa, che è stata condivisa dalle principali testate giornalistiche italiane e che dunque ha sortito il giubilo di tutti coloro che speravano di beneficiarne. Ebbene, sicuramente i cittadini desiderosi di richiedere tale agevolazione rimarranno delusi, poiché la veridicità del bonus auto è stata smentita dal Ministero del Made in Italy (guidato da Adolfo Urso), contattato appositamente da Vanity Fair.
L’ufficio stampa del ministero ha spiegato che il fantomatico assegno relativo all’acquisto di pneumatici non è mai stato inserito nella Legge di Bilancio. Si tratta di una bufala che si diffuse anche nel 2022, con la prima Legge di Bilancio dell’attuale governo. All’epoca qualcuno avanzò effettivamente l’idea, la quale però venne glissata in favore di misure più urgenti. Non è la prima volta che i tabloid condividono presunti bonus, rivelatisi falsi in poche settimane.
Il bonus tiroide, ad esempio, equivale al trattamento di qualsiasi altra malattia ritenuta grave dai medici curanti. Non si tratta quindi di un’agevolazione pensata appositamente per coloro che soffrono di patologie legate alla tiroide, bensì di comune prassi statale. Un anno fa si era parlato poi del bonus computer, effettivamente inserito nella Legge di Bilancio solo ora. A fronte delle sempre più invasive fake news, il consiglio degli enti ufficiali è sempre il medesimo: consultare i siti dei singoli ministeri, così da non cadere in inganno.