Proponiamo una panoramica sui Bonus richiedibili dai titolari di Partita IVA. Aiuti economici erogati previa soddisfazione di determinati requisiti.
Da oltre dieci anni stiamo assistendo ad una crescita del numero di liberi professionisti attivi in Italia. Un calo si è verificato durante gli anni della pandemia da Covid 19 ma poi la curva ha iniziato la risalita nonostante le mille difficoltà legate alla Partita IVA.
Il mondo libero professionale è ricco di zone d’ombra e luce a testimonianza di come questo settore abbia pro e contro che ogni persona prima di intraprendere la strada del lavoro autonomo deve valutare. Sebbene il settore del settore professionale sia un motore dell’economia italiana di vitale importanza i suoi lavoratori spesso non si sentono sostenuti né aiutati.
Innegabile, infatti, che la maggior parte degli aiuti e delle agevolazioni attivate dal Governo siano destinate ai dipendenti con busta paga, ferie retribuite, indennità di malattia, Trattamento di Fine Rapporto. Privilegi di cui gli autonomi sentono la mancanza mentre avvertono solo il peso delle tasse. Eppure alcuni aiuti sono dedicati anche ai titolari di Partita IVA come la NASPI anticipata, l’indennità di disoccupazione rivolta a chi passa dal licenziamento alla Partita IVA. Condizione necessaria aver maturato 13 settimane di contribuzione negli ultimi quattro anni.
Gli aiuti attivi nel 2025 per chi ha la Partita IVA
I titolari di Partita IVA possono richiedere l’Assegno di Inclusione se nel nucleo familiare c’è un minore, un disabile, un over 60 o un soggetto in condizione di svantaggio sociale. L’importante è che l’ISEE sia inferiore a 10,140 euro e che reddito e patrimonio rimangano entro determinati limiti. Per i soggetti occupabili, invece, è previsto il Supporto per la Formazione e il Lavoro previa iscrizione al SIISL, Sistema per l’Inclusione Sociale e Lavorativa.
Continuiamo con aiuto per chi decide di aprire la Partita IVA nel 2025. Potrà approfittare di un taglio sui costi contributivi del 50% per tre anni. Questa misura va richiesta tramite portale INPS. La Legge di Bilancio 2025 ha poi aumentato il limite di reddito da lavoro dipendente, co.co.co e pensioni per aderire al regime forfettario a 35 mila euro lordi nell’anno in corso.
Inoltre la Manovra ha esteso alle lavoratrici autonome la possibilità di approfittare dell’esonero parziale sui contributi previdenziali se mamme e libere professioniste in regime ordinario. Altre condizioni avere almeno due figli e un reddito imponibile ai fini IRPEF entro 40 mila euro. La Partita IVA, poi, non esclude la possibilità di richiedere il nuovo Bonus nascite per chi ha bambini nati o adottati dal 1° gennaio 2025.
