Sbagliare la distribuzione dei propri rifiuti è rischioso? Ecco le conseguenze per chi non effettua una corretta raccolta differenziata.
Elemento centrale nella gestione dei rifiuti nelle città italiane, la raccolta differenziata rappresenta oggi un atteggiamento fondamentale per contribuire all’equilibrio tra cittadini e ambiente. La consapevolezza nei confronti di una possibile riduzione dell’impatto ambientale, difatti, ha contribuito a sedimentare determinate abitudini tra i consumatori.

Separare i rifiuti in base alla tipologia del materiale impiegato, difatti, consente di semplificare il processo di riciclaggio degli stessi. Ad oggi, grazie al riciclo dei materiali, è possibile ridurre la necessità di utilizzare nuove materie prime, permettendo il risparmio di importanti risorse naturali e la riduzione dell’inquinamento ambientale.
Negli ultimi anni, l’Italia è stata interessata da progressi significativi in termini di raccolta differenziata nei centri urbani, raggiungendo percentuali del 60% dei rifiuti complessivi riciclati. Proprio a causa della sua importanza, tuttavia, è bene conoscere le conseguenze di eventuali atteggiamenti scorretti nella gestione e nella differenziazione dei propri rifiuti.
Raccolta differenziata sbagliata: tutte le possibili conseguenze
Nella normativa che disciplina le regole sulla gestione dei propri rifiuti, sono diversi gli atteggiamenti scorretti punibili con sanzioni amministrative più o meno considerevoli. Tra le principali violazioni, spicca il conferimento dei rifiuti in orari e giorni diversi da quelli previsti dal proprio Comune. Non manca altresì l’utilizzo dei bidoni per materiali diversi da quelli a cui sono destinati. In questo scenario, inoltre, si inseriscono le segnalazioni in merito al deposito di sacchetti all’esterno dei bidoni o in materiali non idonei, oltre all’abbandono di rifiuti fuori dalle zone consentite.

Secondo quanto dichiarato nel Decreto Legislativo 152/2016, il deposito nei cassonetti di rifiuti non idonei può essere punito con una sanzione da un minimo di 25 euro fino ad un massimo di 155 euro. La regola, valida su tutto il territorio italiano, coesiste parallelamente con le singole norme imposte dai Comuni di residenza. Quest’ultimi possono prevedere sanzioni anche per chi dimentica di piegare correttamente gli imballaggi, sanzionando i responsabili con multe fino a 600 euro.
Per chi espone i cassonetti in giorni o orari diversi da quelli stabiliti dal calendario comunale, inoltre, è possibile incorrere in sanzioni fino ad un massimo di 150 euro. L’abbandono di rifiuti ingombranti in zone non idonee, invece, può essere punito con una sanzione amministrative di oltre 600 euro, a seconda della zona scelta. I responsabili possono ricevere le multe direttamente dal proprio Comune di residenza o tramite gli uffici della Polizia municipale.